Mothballs e bacalhau. A trip in Portugal

Forse i sogni sono i ricordi che l’anima ha del corpo. (J. Saramago)

Destinazione sognata per anni, passati a fantasticare su immagini tipo spiaggia sull’oceano, le barche colorate dei pescatori, alle spalle il paesino con le case bianche e azzurre, ovunque e sempre il profumo dell’oceano.

Meravigliato ho trovato tutto questo, e molto di più: la natura a volte dura e spigolosa, altre tenue acquerello; la gente malinconica e imbronciata; i borghi medievali e le vertigini gotiche; i virtuosismi manuelini. Mi sono ubriacato di voglia di viaggiare ed esplorare dopo aver visto i luoghi da cui son partiti i primi esploratori europei. Ci si sente alla fine del mondo, sospesi sull’oceano, al di là dell’Europa, secoli prima dell’America.

Più di tutto, quello di cui ho incredibile nostalgia è l’omnipresente odore di naftalina e bacalhau, baccalà.

 

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6 thoughts on “Mothballs e bacalhau. A trip in Portugal

  1. ti ringrazio, davvero molto! da quando sono stato in Portogallo, ne sono rimasto “contagiato”. Ciclicamente torno a pensare a quel peculiare mix di natura e architetture, segni di una storia e di una posizione geografica che ha obbligato il portoghese a fare i conti con l’immensità dell’oceano, spronandolo ad una malinconica esplorazione. E questo mi risuona molto…

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    1. fa piacere anche a me… io ho sviluppato una vera malattia (musica, cibo, natura, gente… tutto)!
      Hai avuto modo di girarlo parecchio? io ci sono stato solo due volte ma non vedo l’ora di tornare…

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      1. Ci sono stata anche io solo 2 volte. La prima per lavoro nel ’98, per l’Expo. Siamo rimasti a Lisbona per un po’ di giorni ed ho avuto la fortuna di girarla con persone che ci abitavano o che ci andavano da molti anni. Ci sono ritornata in vacanza con mio marito qualche anno fa e abbiamo fatto un lunghissimo giro: Lisbona, Porto, Guimaraes, Braga, Tomar, Obidos e tanti paesini descritti in Viaggio in Portogallo di Saramago. Fosse per me ci tornerei ogni anno… una sorta di malattia insomma 😀
        Forse l’unica cosa che non rifarei è il viaggio in battello sul Douro da Porto a Regua con ritorno in treno… esperienza estenuante.
        sul mio blog ci sono un pò di foto in tema 😉

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      2. le ho viste, molto belle. Si sente proprio che anche tu sei rimasta affascinata, se non ammalata, da quei luoghi. E poi secondo me il Portogallo risuona particolarmente bene nelle corde di chi è già di sua indole malinconico.
        Più di tutto io mi porto dentro i paesaggi di quell’area a confine tra Alentejo e Algarve occidentale…

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