Quello che più mi affascina del carnevale di Venezia è il talento, se di talento si può parlare, di chi indossa le maschere, quelle più barocche e vistose, più grevi in ogni senso, quelle che coprono il viso.
Chi si nasconde dietro quella maschera? chi si ostenta grazie a quella stessa maschera? perché?
Ecco, la motivazione dietro la maschera è il punto su cui mi interrogo e che cerco di indagare con l’obiettivo della mia macchina.
Unico indizio rivelatore, lo sguardo: gli occhi che traditori inganno l’inganno stesso rappresentato dalla maschera. (m.)