“Siamo una onlus…
…possiamo assumere personale?”
…dobbiamo fare ricevute?”
…o un’aps? La Regione ci ha detto che dobbiamo scegliere!”
Oltre a formazione specifica, che costantemente aggiorno, grazie a concreta e pluriennale esperienza nel settore posso dare risposte certe a domande che costantemente assillano chi lavora in un settore, quello del privato sociale, in costante crescita e affermazione. Crescita che si è accompagnata con un crescente grado di complessità sia fiscale che giuridica. E’ necessario ormai un elevato grado di tecnicismo per districarsi in una selva di leggi e normative specifiche.
Paradossalmente, più cresce questo settore, più crescono i suoi fabbisogni economici cui è sempre più difficile trovare un’adeguata risposta. Ma questo è un altro discorso…
Concretamente, oltre a spazzare via dubbi e perplessità, posso accompagnare l’ente in un percorso di sviluppo strutturale.
Intendo come piano di sviluppo quello che in ambito profit è generalmente definito piano di sviluppo industriale, ovvero quell’insieme di attività che, partendo da una fotografia ed analisi dello stato attuale dell’ente, vuole individuare quelle possibili linee di sviluppo, ristrutturazione e implementazione di procedure, prassi e assetti giuridici tali da garantire:
- una migliore efficienza dell’ente,
- una migliore rispondenza delle progettualità rispetto ai bisogni dell’utenza,
- una migliore performance competitiva nel contesto di attività dell’ente,
- una maggiore durabilità delle progettualità e dell’ente stesso.
Operativamente, la consulenza procede lungo le seguenti fasi:
- analisi e raccolta informazioni interne,
- analisi del contesto di riferimento (competitors, partners, amministrazioni pubbliche),
- analisi delle prospettive future,
- individuazione di linee di sviluppo dell’ente (assetto giuridico e civilistico, assetto economico e finanziario).
Tutto questo affiancando eventuali professionisti che già collaborano con l’ente (commercialisti, consulenti legali…).
2 thoughts on “No profit. In tanti lo fanno, in pochi sanno come”
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